L'esperienza di Sinistra Alternativa Monza si è conclusa.
Essa ha segnato per noi luci ed ombre.
Certamente tra le luci annoveriamo il tentativo di costruire un 
programma che per noi doveva essere di reale alternativa di 
sinistra nella nostra città. Alternativa di sinistra soprattutto
al programma liberista ed a favore delle classi dominanti 
sostenuto dalla giunta uscente del sindaco del Partito 
Democratico Roberto Scanagatti.
Insieme abbiamo costruito la lista e superato l'ostacolo 
della raccolta firme.
Insieme abbiamo percorso la campagna elettorale ed abbiamo 
ottenuto, pur senza avere alcun consigliere, un discreto 1,3% 
risultato che nella reazionaria Monza non può certo dirsi negativo.
L'indicazione di voto da voi data al ballottaggio 
per Roberto Scanagatti ha posto però fine al percorso della 
lista. La motivazione  addotta, quella della necessità di un 
voto antifascista per fermare Allevi, era  incompatibile sia 
con le motivazioni di formazione della lista sia con la fiducia 
che i 616 elettori/elettrici che ci avevano accordato.

Il fatto che il vantaggio di Roberto Scanagatti su Allevi al 
primo turno fosse di soli 42 voti vi ha portato a pensare che 
l'appoggio della lista di Sinistra Alternativa sarebbe stato 
determinante per la vittoria del centrosinistra con la 
conseguenza di spostare a sinistra il programma del sindaco
uscente. Da qui il disperato tentativo di avere un incontro 
tra la nostra lista e il candidato del PD sperando, magari, di 
avere qualche strapuntino nella possibile nuova giunta.

Esattamente il contrario di quanto avevamo discusso nella fase 
di impostazione della lista di Sinistra Alternativa e su cui noi 
abbiamo sempre posto l'accento: la politica del PD è 
indistinguibile da quella del centro destra e il malessere nei 
confronti dei provvedimenti antipopolari di quel partito è 
larghissimo. Qualsiasi ammiccamento nei suoi confronti è mortifero.
Occorre una alternativa vera e complessiva a livello nazionale
come locale.
Il risultato del voto, a Monza come in tutta Italia, ha confermato
totalmente questa nostra impostazione punendo il PD e tutti quelli
che hanno scelto di continuare a stare dalla sua parte.

Ma anche noi abbiamo commesso errori. Principalmente quello di non
stabilire fin dal principio, con un accordo esplicito e scritto, 
che non vi sarebbe stato nessun appoggio a nessuno ad un eventuale
ballottaggio. Ugualmente non abbiamo definito con chiarezza i
meccanismi di funzionamento della lista che, essendo un accordo 
tra diverse organizzazioni, non poteva funzionare su base 
assembleare.
Così si è manovrato in questa ambiguità. Non ci è parsa 
convincente neanche la posizione dei compagni del PCI che si sono
limitati , accettando l'indicazione di voto  proposta dai compagni
del PRC a Scanagatti,ad una critica più severa allo stesso 
inserita nel comunicato.
Fu chiaro che da quel momento l'esperienza della lista di Sinistra
Alternativa Monza era esaurita anche se voi , con grave 
scorrettezza,l'avete tenuta in vita continuando a utilizzare nome 
e simbolo elettorale anche di fronte a un nostro esplicito e forte
disaccordo.

Quello della necessità di un voto antifascista poi  non era un 
argomento dell'ultima ora ma uno della prima e proprio per questo 
non potevamo appoggiare Roberto Scanagatti quando , come ben 
sappiamo, questo sindaco l'ha ignorato per 5 anni riscoprendo 
l'antifascismo solo dopo i risultati del primo turno con una 
tempistica che francamente appariva sturmentale.
Il ballottaggio con la vittoria di Dario Allevi e della sua 
alleanza reazionaria e razzista ha dimostrato che la ripresa del 
fascismo e della xenofobia non si sconfiggono con un mero calcolo 
elettorale ma applicando la lotta della classe lavoratrice giorno 
per giorno.
La sconfitta del Partito Democratico e di Roberto Scanagatti con 
più di 1.110 voti di distacco da Dario Allevi, è causata da 5 anni
 di politiche liberiste, di abbandono del territorio agli 
speculatori ed ai palazzinari, e di assoluto indifferenza alla 
propaganda ed alla crescita della destra razzista e xenofoba che 
in città a partire dall'affermazione di Lealtà e Azione.
Faremo tesoro dell'esperienza ma restiamo comunque disponibili a 
iniziative ed obiettivi comuni sui temi che saranno posti 
all'ordine del giorno dalle scelte di questa reazionaria giunta 
comunale così come a quelle del governo nazionale: 
dall'antifascismo all'inclusione degli immigrati, dalla difesa 
del suolo ed in particolare del parco, alla ristrutturazione delle
case comunali, dal trasporto pubblico alla municipalizzazione 
della società di raccolta rifiuti, al recupero sociale delle aree 
dismesse ecc.
Sperando di riprendere in fretta il dialogo vi inviamo i nostri 
saluti comunisti.

Sinistra Anticapitalista Monza

 

 

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