Ci siamo, tra pochi giorni anche a Milano depositeremo le liste di Potere al Popolo. E’ stato un lavoro complesso ma proficuo. Nel periodo precedente si sono svolte molte assemblee territoriali, di paese, di collegio, che hanno visto la partecipazione di centinaia e centinaia di persone. Una risposta al di sopra di ogni previsione che fa il paio con la facilità con cui siamo riusciti a raccogliere le firme necessarie alla presentazione delle liste.

Non solo: ai banchetti abbiamo verificato un interesse e una attenzione assolutamente alti, segno che il tempo di una risposta all’austerità e all’attacco padronale si sta avvicinando, che il popolo (e con la parola popolo, sia chiaro, intendiamo i lavoratori e le lavoratrici, i giovani, i pensionati, gli immigrati, cioè il proletariato di questo paese) ne ha le tasche piene di dover continuare a pagare, a soffrire e anche a morire per fare aumentare i profitti dei padroni e dei soliti noti.

Un risultato per noi è già raggiunto: dal niente, o meglio dal fallimento dell’ennesimo progetto di “unità della sinistra” che si chiamava Brancaccio, decine di migliaia di compagne e compagni hanno raccolto una sfida e si stanno rimboccando le maniche per costruire un’alternativa che non si fermi al solo momento elettorale, ma che si sviluppi nelle lotte sociali, nel conflitto contro l’austerità e per la difesa delle condizioni di vita di tutti e tutte.

Certo il processo non è e non sarà lineare. Occorre fare i conti con la miscela della partecipazione di componenti sociali, collettivi, comitati, forze politiche, singoli compagni e compagne. Un insieme che nasce oggi da una operazione volontaristica e che non ha ancora alle spalle un lavoro di azione collettiva e di unità profonda. Così si è dovuto mediare tra le varie sensibilità cercando di costruire un percorso condiviso da tutti cercando di prendere da ognuno il meglio.

La definizione delle candidature è stata faticosa ma, pur con qualche contraddizione, siamo riusciti a costruire delle liste di candidati che rispecchiano le indicazioni generali che ci siamo dati cercando di proporre al voto popolare persone che rappresentano le lotte sociali del nostro territorio.

Sinistra Anticapitalista, che da subito ha abbracciato la proposta del centro sociale napoletano Jè so pazzo, ha attivato tutte le sue forze militanti in tutti i territori affinché si sviluppasse una reale azione “dal basso”, si formassero collettivi e coordinamenti della lista finalizzati a sviluppare una forte campagna elettorale e una successiva azione unitaria di impulso delle lotte sociali.

Anche i candidati e le candidate legati alla nostra organizzazione sono la rappresentazione fisica di questa impostazione. In particolare segnaliamo Luca Marchi, capolista della circoscrizione Abbiategrasso, Legnano e Rozzano, delegato sindacale SGB dell’IKEA che è stato licenziato in tronco dalla multinazionale svedese proprio a seguito della sua attività sindacale e oggi, dopo una sentenza di reintegro del Tribunale del Lavoro, viene ugualmente tenuto fuori dal posto di lavoro. Alessandra Barbanti candidata al collegio uninominale di Sesto San Giovanni e seconda in lista al collegio plurinominale del nord milanese. Anche lei delegata sindacale (USB) dei lavoratori del Comune di Sesto San Giovanni oggi in lotta contro le politiche di taglio degli stipendi della amministrazione comunale di centro destra.

Nei prossimi giorni segnaleremo le iniziative di campagna elettorale, anzi di mobilitazione, che Potere al Popolo, in tutte le sue varie connotazioni svilupperà in preparazione del voto del 4 marzo.

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