Venerdì scorso le strade del centro di Milano sono state attraversate da una manifestazione che riteniamo importante. I lavoratori e le lavoratrici chiamati/e allo sciopero da CUB, SiCobas e aitri sindacati di base hanno portato la loro incazzatura nelle piazze della nostra città e di alcune altre.  E’ stata la dimostrazione che non tutti si lasciano abbagliare dalle sirene del governo giallo verde.

Un governo che non può semplicemente essere “incalzato perché concretizzi le sue promesse elettorali”, come suggeriscono alcuni a sinistra, ma che deve essere visto e combattuto per quello che è: un governo fondalmentelmente reazionario, rappresentante di interessi avversi a quelli dei lavoratori e delle lavoratrici e che è segnato in modo indelebile dalla presenza e dalla azione del fascioleghista Salvini.

in questo articolo che potete trovare sul nostro sito nazionale lo diciamo chiaramente: contro il governo giallo verde. Ma dopo averlo detto vogliamo anche fare partendo da quella che è la situazione concreta a Milano e hinterland e dalle scadenze che abbiamo davanti.

E’ vero, dopo il sostanziale fallimento del progetto di Potere al Popolo – che di forzatura in forzatura si è trasformato da movimento che doveva aggregare le forze anticapitaliste a partito autoreferenziale con forti inclinazioni settarie –  ci troviamo di nuovo di fronte ad un nuovo stop and go. Ma comunque non ripartiamo da zero. Il tessuto radicale e antagonista che sotterranemente vive a Milano, non si è spento ma, al contrario, ha trovato nuovi strumenti di espressione primo fra tutti l’aggregato No CPR (un aggregato costituitosi dopo la manifestazione antirazzista del 28 agosto e che ha al suo centro la battaglia contro l’apertura del nuovo lager per immigrati a Via Corelli).

I mesi passati hanno dimostrato che esiste un settore importante di compagni e compagne che non sono rassegnati/e, che hanno ancora voglia di riprendere un cammino di mobilitazione e aggregazione e che lo vogliono fare assieme prendendo come base gli obiettivi che sono comuni a tutti e tutte, che esiste anche a Milano chi non si è rassegnato e non vuole “tornare indietro” a visioni settarie o compromissorie. La manifestazione di venerdì scorso ne è stata una dimostrazione come anche il dibattito “incazzato” che ha attraversato molti dei congressi di base della CGIL che si sono svolti nel corso del mese di settembre.

Vogliamo partire da quì, da questo tesoro politico per costruire nella nostra città un fronte largo che si opponga ai progetti liberisti e autoritari del governo ma anche alle politiche di “sviluppo dei poteri forti” proposti dalla giunta Sala.

E’ questo che sarà al centro del confronto che abbiamo promosso per l’8 novembre (sotto trovate gli estremi) con esponenti sindacali e politici e siamo certi che sarà solo l’inizio.

FINANZIARIA:

né con il governo, né con Bruxelles!

No a nuovi regali ai padroni, no a nuovi tagli alla spesa sociale.

Giovedì 8 novembre alle ore 21

Presso il Circolo di Unità Proletaria

In viale Monza 140 a Milano (MM Turro)

Sinistra Anticapitalista organizza un incontro tra realtà politiche e sindacali per discutere su come organizzare l’opposizione alla finanziaria del governo pentaleghista. Interverranno:

Eliana COMO (“il sindacato è un’altra cosa” – opposizione in CGIL)

Mattia SCOLARI (Flaica-CUB)

Vladimiro MERLIN (PCI Milano)

Matteo PRENCIPE (Partito della Rifondazione Comunista Milano)

Conclusioni di Franco TURIGLIATTO della direzione nazionale di Sinistra Anticapitalista.

Sulla nostra pagina facebook (Sinistra Anticapitalista Milano) puoi trovare l’evento di questa serata e se vuoi puoi condividerlo. Se vuoi materiali per aiutarci nella propaganda contattaci a questo indirizzo mail: anticapitalista.mi@libero.it.

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