Sabato 14 settembre Milano (con partenza alle 14 da Piazza Duca D’Aosta, davanti alla stazione centrale) sarà attraversata da una importante manifestazione. Per quella giornata è stato lanciato una appello alla mobilitazione internazionale da parte del movimento Panafricano contro il Franco CFA. Alla mobilitazione, che ha al suo centro appunto la richiesta di abolizione del Franco CFA, hanno aderito movimenti di diversi paesi africani ma anche organizzazioni della diaspora africana in Europa.
In Italia è il CODAI (comitato della diaspora africana in Italia) ad aver raccolto l’appello alla mobilitazione.
Abbiamo incontrato Dam Mbow (coordinatore del comitato, senegalese di 49 anni, da trenta in Italia, anni di lavoro come operaio metalmeccanico e poi della logistica, oggi disoccupato) per porgli alcune domande sul CODAI e sulla mobilitazione del 14.

Quando e perché è nato il CODAI?

Il Codai si è costituito sei mesi fa circa e nasce dalla unità d’azione di diverse strutture associative di immigrati africani preesistenti e che hanno scelto di lavorare assieme, al di la della origine nazionale di ognuno e ognuna di noi.

Quali sono gli obiettivi del CODAI?

Intanto abbiamo al centro della nostra azione la lotta per l’unità e l’autodeterminazione dei popoli africani. Un obiettivo centrale da questo punto di vista è la richiesta della abolizione del Franco CFA (la moneta neocoloniale imposta dalla Francia già dal 1945 ai paesi africani sue ex colonie e tramite la quale depreda gran parte delle ricchezze delle varie nazioni) e assieme a quessto l’abolizione di tutti i patti di origine coloniale.

Quindi la vostra azione si rivolge alla situazione dei vostri paesi di origine?

Non solo. Per quello che ci riguarda siamo immigrati e anche le nostre condizioni di vita nei vari paesi dove siamo costretti a trasferirci sono importanti. La difesa dei diritti degli immigrati in Italia è quindi parte integrante della nostra azione. E’ per questo, tra l’altro, che a Milano abbiamo preso contatto con la rete NoCPR. Lottiamo, più in generale, per la difesa dei diritti umani calpestati dall’imperialismo e dal capitalismo. Inoltre abbiamo ben presente quali gravi conseguenze ha ed avrà la crisi climatica sui nostri popoli.

La manifestazione del 14 a Milano sarà seguita da altre iniziative?

Certo, la battaglia contro il Franco CFA è solo agli inizi. Abbiamo già diverse iniziative in programma a partire da una manifestazione che terremo nei prossimi mesi proprio davanti alla tipografia francese dove viene stampata questa moneta.

E per quello che riguarda la vostra situazione qui in iItalia?

Dopo il 14 abbiamo intenzione di proseguire ed ampliare il percorso di collaborazione con tutte le realtà che difendono i diritti degli immigrati in Italia. Non ci tireremo indietro.

chi vuole saperne di più sul franco FCA:

http://www.nigrizia.it/notizia/franco-cfa-la-moneta-della-discordia https://npa2009.org/idees/international/interview-de-amzat-boukari-yabara-sur-le-franc-cfa http://www.cadtm.org/Le-Franc-CFA-une-monnaie-coloniale-servile-et-predatrice http://www.cadtm.org/Le-franc-CFA-un-outil-de-controle

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