Dopo i migranti (cui ha chiuso storici servizi di inclusione come il centro interculturale donne, la scuola di italiano per stranieri e lo sportello migranti) ora la giunta guidata dalla Lega punta anche a stravolgere la macchina organizzativa del comune.

Nel mirino sono finiti , per il momento, una trentina di dipendenti comunali, che dalla mattina alla sera si sono visti recapitare una lettera di trasferimento (di cui neppure gli stessi dirigenti dei vari settori sapevano nulla) in barba a qualsiasi principio di rispetto dei lavoratori, delle loro competenze e della loro storia.

La giunta dimostra così anche una notevole insensibilità nei confronti della stessa organizzazione amministrativa che viene privata di valide risorse per rispondere ad altre logiche.

Risulta poi di difficile comprensione che figure di primo piano della macchina comunale vengano nominate dall’esterno e non cercate all’interno delle risorse colognesi.

Sorge spontanea l’idea che si vogliano imporre persone “allineate” alla politica razzista della Giunta e/o fare favori ad amici o amici degli amici

Ma questo , forse, non dovrebbe meravigliare : il Sindaco Rocchi (nella foto di testa assieme al suo compagno di merende) sbandiera come un valore la “colognesità” (Boh? Cos’è ?), peccato che lui, come anche alcuni dei consiglieri leghisti, non sia colognese.

Sono persone che Cologno hanno imparata a conoscerla solo frequentando le sale del Consiglio Comunale di Villa Casati, dove peraltro questi signori passano il loro tempo a chiacchierare e parlare al cellulare dei fatti loro, alzando però diligentemente la mano su richiesta del capo.

Risulta difficile capire come si possa chiudere, de facto, un servizio storico come l’informagiovani ETA BETA, operativo dal 1986 e attivo non solo nell’orientamento lavorativo verso i giovani, ma anche come strumento di supporto ad attive politiche giovanili (organizzazione di concerti, seminari e gestendo una sala prove e lo studio di registrazione).

Risulta poi impossibile capire perché, come recita il , che alleghiamo, si “decapita un settore importante come quello della Pubblica Istruzione, accorpandolo all’area Finanziaria , cambiando quindi il dirigente d’area (che giunge da un altro comune e molto probabilmente poco conosce della situazione di Cologno Monzese) trasferendo il capo settore e lasciando tutta la struttura senza direzione né coordinamento”.

A queste scelte, incomprensibili e dannose per i lavoratori e per i cittadini di Cologno, si stanno opponendo i lavoratori del Comune che dopo un’ assemblea tenuta il 30 gennaio scorso hanno dato mandato a RSU e OOSS di aprire lo stato di agitazione e di attivare le relative procedure per il tentativo obbligatorio di conciliazione in prefettura.

 

I lavoratori hanno manifestato davanti al comune in occasione del consiglio comunale dello scorso 8 febbraio; hanno cercato un colloquio col sindaco che ha rifiutato di riceverli in delegazione dimostrando ancora di più la volontà di scontro di questa giunta.

Sinistra anticapitalista è al loro fianco credendo nell’importanza di tutti i servizi pubblici, a partire da quelli erogati dall’amministrazione comunale, e ritenendo inaccettabili questi attacchi alla dignità dei lavoratori.

Cologno Monzese 12 febbraio 2017

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