Archiviate le elezioni per il rinnovo del Consiglio Comunale e alla carica di Sindaco, per i prossimi 5 anni a Novate Milanese. Nuova Sindaca è Daniela Maldini del PD, sostenuta, oltre che dallo stesso PD, anche di liste civiche “aggregate” in completa contraddizione con la loro storia. Del resto è ormai assodato, la continua e ormai pluriennale rincorsa del PD mettersi al centro dello schieramento politico amministrativo, questa volta fino ad arrivare a coinvolgere una lista sostanzialmente di centro destra (Uniti per Novate trasformatasi in Uniti e Solidali per Novate), che fino a poche settimane fa sedeva nei banchi dell’opposizione al governo cittadino di centro sinistra.

Sostanziale operazione di maquillage di una lista che, nonostante il premio di maggioranza, non è ancora sicuro che riesca ad entrare in Consiglio Comunale, ma comunque pare papabile per aver l’Assessorato più importante e appetibile: quello al territorio, lavori pubblici e ambiente.

Vittoria quindi non semplice quella della Maldini. Solo 144 voti di differenza con l’avversario della Lega, Aliprandi. 50,8% contro il 49,2% Fino all’ultimo seggio si è corso sul filo di lana.

Della  unica lista di sinistra “Sinistra per Novate”, abbiamo già avuto modo di parlarne. Sinistra Anticapitalista ha giocato un ruolo importante e fondamentale per la sua realizzazione con Rifondazione Comunista e PCI. Una lista con presenza di diverse rappresentanze delle soggettività del territorio. Con una nutrita presenza di giovani. Non semplice la campagna elettorale, che ci ha visto appunto come unica lista a sinistra. Ma con la convinzione che esistevano ed esistono spazi di intervento collettivo nel territorio. Un intervento di opposizione, a quella amministrazione che con le politiche nel territorio, in particolar modo relativa alla tutela dell’ambiente, non si distingue dagli avversari del centro destra.

I numeri di  consenso ottenuti, 4,08%, ben oltre le stesse aspettative della vigilia, non ci consentono di entrare nel Consiglio Comunale. Ma ci permettono di costruire azione quotidiana per  la concretizzazione del nostro programma elettorale attraverso la mobilitazione degli abitanti di Novate. In particolare sui  temi: dell’ambiente, dell’aggregazione del mondo giovanile, della costante pratica antifascista e, legato a tutto questo, l’attuazione di politiche di accoglienza ed integrazione.

Le condizioni ci sono. Dipende solo dalla nostra testardaggine nella battaglia per migliori condizioni di vita che si possono ottenere solo tramite una continua mobilitazione su obiettivi che unifichino.    

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