di Igor Zecchini

Il pomeriggio di giovedì 13 febbraio è stato sicuramente rappresentativo della politica del sindaco Sala e della sua giunta. Alle 18 infatti, usciva da Palazzo Marino una delegazione delle Sardine che aveva consegnato a Sala un riconoscimento per la sua adesione al progetto #comunesenzaodio. La concretizzazione di questo progetto è stata una mozione contro l’odio e il razzismo, approvata qualche giorno prima dal consiglio comunale. Nel testo della mozione, tra le altre dichiarazioni di principio, si legge che il comune si impegna a ” creare nuove azioni di sensibilizzazione culturale e civica contro il razzismo e la xenofobia e contro le discriminazioni di ogni sorta”.

Poco dopo, alle 18,30, la rete Mai più lager – No CPR chiamava ad un presidio per chiedere al sindaco Sala (lo stesso che poco prima aveva ricevuto cotanto riconoscimento) di fare azioni concrete contro l’apertura oramai prossima del Centro di Permanenza per i Rimpatri (CPR) di Via, Corelli, una vergogna per la città. Il presidio non solo non è stato ricevuto dal sindaco ma è stato tenuto a distanza dal palazzo del comune da un sistema di transenne che esprimeva in modo fattivo la relazione tra le richieste della piazza e il palazzo.

Per l’ennesima volta, da quando questa giunta si è insediata, ci troviamo di fronte a roboanti, quanto ipocrite, dichiarazioni a cui, quando va bene, segue il niente dal punto di vista delle decisioni concrete. Più spesso l’azione della giunta di Sala è andata nella direzione opposta a quella dichiarata ai quattro venti.

Ecco che si annuncia essere Milano in emergenza climatica, con tanto di incontri con i giovani di FFF, mentre contemporaneamente si aumenta il prezzo dei biglietti del trasporto pubblico (avviandone nel contempo la privatizazione), si organizza l’ennesimo grande evento (quello delle olimpiadi invernali) e si pianifica la cementificazione di vaste aree che potrebbero essere recuperate a verde urbano.

Sempre sul terreno dell’emergenza ambientale: a fronte una situazione drammatica sul piano della qualità dell’aria e della produzione di PM10 nessun provvedimento d’impatto viene preso. Anche in questo caso dichiarazioni a vuoto.

Si annuncia un grande piano di piantumazione milioni di alberi e contemporaneamente si procede, manu militari, all’abbattimento di quelli del parco Bassini, difesi strenuamente dagli abitanti del quartiere.

Si dichiara la necessità di intervenire per una riqualificazione delle periferie e l’unico intervento serio che viene fatto è quello dello sgombero degli alloggi occupati da famiglie in stato di necessità.

Si predica la tolleranza e la lotta alla violenza e si applica il Daspo urbano (cioè l’allontanamento forzoso di categorie sociali disagiate da zone di “pregio” della città).

Non sappiamo con quali occhiali le Sardine abbiano visto i meriti di Sala nella lotta contro il razzismo e le discriminazioni, sicuramente non sono i nostri. Per parte nostra continueremo a denunciare senza tentennamenti la vera politica di questa giunta. Ora più che mai “le chiacchiere stanno a zero”.

Ci vediamo giovedì 20 alle 18 in piazza Scala al prossimo presidio della rete Mai più lager – No CPR.

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