Nella notte tra il primo e il 2 febbraio davanti ai magazzini di Piacenza della FedEx (la multinazionale USA che ha assorbito la TNT) c’è stato un grave attacco al diritto di sciopero dei lavoratori e delle lavoratrici.
Di fronte alla intenzioni della multinazionale che ha annunciato un ridimensionamento dell’organico in tutta Europa (tra 5500 e 6300 licenziamenti di cui 1500/2000 in Italia), il SiCobas, sindacato con una significativa presenza nella logistica, ha lanciato una campagna di mobilitazione per preparare la difesa proprio contro questi progetti di ristrutturazione.
In questo quadro per ieri a Piacenza il SiCobas ha convocato uno sciopero e alcune decine di lavoratori, come nella migliore tradizione del movimento operaio, hanno picchettato l’ingresso del magazzino per bloccare l’ingresso di camion e furgoni.
E’ a questo punto che la polizia è arrivata in forze con molte decine di uomini intimando lo sgombero del picchetto. La risposta degli scioperanti è stata rapida e nel giro di poco tempo altre centinaia di lavoratori del SiCobas provenienti da altri magazzini hanno rafforzato il picchetto.
La polizia di Piacenza si è sempre distinta per cercare di fermare fisicamente le mobilitazioni della logistica, questa volta però ha superato se stessa e la sua reazione non si è fatta attendere con cariche violentissime e un utilizzo spropositato di lacrimogeni.
Le bastonate e il gas sono però state inutili e i lavoratori sono riusciti a resistere mantenendo il blocco degli ingressi fino a mattina.
Sinistra Anticapitalista esprime la più ampia solidarietà ai lavoratori della FedEx e al Si Cobas ed esprime la più ferma condanna dell’operato dell’apparato repressivo dello stato. Saremo al vostro fianco nelle prossime mobilitazioni
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