13 e 14 luglio: una “due giorni” di consiglio comunale a Cologno Monzese per licenziare il nuovo Piano di governo del territorio targato Lega e Fratelli d’Italia.

Due giorni lunghi, intensi, tesi, con problemi alla diretta streaming delle sedute del consiglio e con la solita conduzione approssimativa della Presidente, in quota Fratelli d’Italia.

Tanti gli aspetti negativi del nuovo provvedimento, così importante per la vita amministrativa e non solo della città colognese.

Balza evidente agli occhi come (non) viene affrontata la questione casa in un comune ad alta tensione abitativa, per stessa ammissione di Regione Lombardia, anche essa a guida leghista.

Se il passato Piano di governo del territorio, elaborato dal centro sinistra e approvato nel gennaio del 2013, si era dimostrato inefficace, visto che gli obblighi di edilizia sociale in capo ai costruttori non avevano portato ad alcuna realizzazione, la soluzione leghista è ancora peggiore.

Di fronte al nulla realizzato con il Pgt targato centro sinistra, la Lega e i suoi alleati di destra pensano bene di togliere qualsiasi obbligo, scommettendo evidentemente sul “buon cuore” degli operatori immobiliari privati.

Ragionamento assurdo e paradossale!

Se con gli obblighi del precedente piano non si è realizzato nulla, non si capisce in base a quale principio l’assenza di obblighi per i costruttori dovrebbe portare gli stessi a realizzare edilizia sociale.

La soluzione è un cambio di rotta radicale!

Per Sinistra Anticapitalista la questione abitativa deve essere affrontata e gestita in prima persona dal Comune: nessuna delega ai privati, nessuna speranza di briciole da raccogliere ai margini di operazioni immobiliare spesso speculative.

La casa è un diritto e il comune deve farsi garante di questo diritto in prima persona.

Cologno monzese 16/7/2021

Sinistra Anticapitalista

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